Comunicazione, linguaggio, discriminazioni.
Il nostro contemporaneo è dominato dalla comunicazione, da un flusso costante e ininterrotto di narrazioni: visive, audio, audio-visive, scritte.
La quantità di informazione/i tra la quale riuscire a districarsi ed orientarsi non sempre è accompagnata dalla qualità, dall’approfondimento, dalla volontà di provare ad osservare temi da prospettive diverse, non viziate dai temi dell’agenda politica del momento.
La narrazione che ci viene offerta oggi è spesso statica e diventa un facile e pericoloso strumento di amplificazione e rafforzamento di stereotipi e di discriminazioni di ogni tipo.
Con questo percorso partiremo dalla riflessione sui nostri stereotipi, sulle news, sulle fake news, sui linguaggi utilizzati dai mass media, dai social per poi arrivare a riflettere su come tutto questo, che spesso appare solo come teoria, possa influenzare i territori, i quartieri nei quali viviamo quotidianamente.
Attraverso il confronto con esperienze diverse – progettuali, dal basso – ed il coinvolgimento attivo dei partecipanti, il laboratorio tenterà di esplorare e suggerire strumenti in grado di riconoscere e dar vita a una narrazione altra, che non fissa e stigmatizza l’altro, il diverso, ma prova a restituirgli una voce: la sua.
Il percorso sarà condotto in collaborazione con i formatori dell’ONG Engim Piemonte – Internazionale, esperti in attività di Educazione alla Cittadinanza Mondiale, che durante il workshop, avranno anche modo di raccontare il progetto Storie InterRotte: un reportage multimediale frutto del progetto europeo Frame Voice Report!, a cura dei giornalisti Andrea De Georgio e Annalisa Camilli (Internazionale) e del fotoreporter Michele Cattani, che racconta, in parallelo, storie di migrazione dal Ciad e dal Mali e dalla frontiera franco-italiana, analizzando le ragioni della migrazioni, le difficoltà del viaggio o le possibili alternative incontrate, fino ad arrivare alle storie di respingimenti, ma anche di accoglienza e inclusione.
Il workshop fa parte del progetto RadicalisatiOff, realizzato dal Centro studi Sereno Regis nell’ambito del programma europeo Erasmus+
Obiettivi
Ampliare le proprie conoscenze sui media e sulle tecniche di comunicazione
Riconoscere casi di discriminazione e di odio on-line, sui canali social, e off-line sul proprio territorio
Relazionarsi con il proprio quartiere: conoscere le realtà – gruppi informali, associazioni, etc. – che si occupano di contrastare con il loro lavoro e la loro presenza i vari generi di discriminazione; analizzare casi di discriminazione e di odio avvenuti – o in essere – sul proprio territorio
Attivare un spazio di riflessione e confronto con i propri coetanei per trovare degli strumenti di contrasto all’odio – on e off line
Confrontarsi con esperienze che portano con sé narrazioni diverse dei soggetti maggiormente discriminati
Chi si può iscrivere, fascia d’età e numero di posti disponibili
Sono disponibili 25 posti, rivolti giovani dai 18 ai 30 anni
Per informazioni ed iscrizioni: info@comala.it
333 993 9293
Comala, Corso Ferrucci 65/a
7 maggio dalle 14.30 alle 19.30 e 8 maggio dalle 12.30 alle 17.30